Intervista ad un giovane intraprendente, Pier Paolo Mocci, responsabile Cultura e Spettacolo del quotidiano Il Romanista, fondatore NED Edizioni. In questi giorni sbarca a Milano con un nuovo free-press..
Pier Paolo Mocci ? un giovane intraprendente che riesce ad essere insieme giornalista, editore (? amministratore di NED Edizioni e ha in programma un libro su Totti), imprenditore e ha coltivato un progetto, quello di lanciare un freepress solo con le proprie forze. Quel freepress, Map Magazine, dopo il grande successo nella citt? natale, Roma, da questo mese sbarca anche a Milano. E viene affiancato anche da un nuovo progetto editoriale legato al cibo…
“Si, il nuovo giornale si chiama FoodMap ed ? uno strumento che si lega alle fiere e agli eventi del food. Raccontando il mondo che c?? dietro ad un prodotto: il produttore, l?idea, lo studio, l?esperienza. Uscito dal Messaggero (nel 2010, dopo 10 anni di collaborazione in Cultura e Spettacoli) ho capito che il giornalismo stava cambiando. Bisognava unire pi? mondi: il giornalismo, lo storytelling, l?approfondimento e la scelta. Un alto contenuto ? sempre ci? che cattura l?attenzione di un lettore. In un momento di ?crisi editoriale? bisognava correggere il tiro. Ed io ho cercato di mettere su un progetto dal basso: senza sovvenzioni statali, sponsor e partner che salgono su Map per raccontarsi?.
Ci faccia un esempio, come vi finanziate?
?Sponsor privati. Siamo appena stati mediapartner di Taste of Roma, lo siamo di Chef Awards e stiamo valutando altri eventi. Quando noi offriamo una pubblicazione speciale del nostro giornale e lo mettiamo a completa disposizione dell?evento o di un referente automaticamente abbiamo il lascia passare per poter entrare in contatto con varie realt?. Alcune sposano il nostro progetto editoriale e ci sostengono facendo pubblicit?. Una pubblicit? moderna, non soltanto tabellare ma in questo caso ?raccontata?. Come le dicevo di un prodotto cerchiamo di arrivare all?essenza, di raccontare la sua anima per farla arrivare al lettore: che sia un film, uno spettacolo teatrale o un acqua minerale: lo storytelling sta salvando l?editoria da una presunta crisi che io non vedo. Nel senso, c??, ma i soggetti non sono disposti a cambiare. I vecchi editori tagliano giornalisti di 56 anni all?apice della loro professionalit?. E per i giovani non c?? spazio, diventano tutti blogger. L?argomento ? complesso…”
Di giornalismo oggi non si campa?
?Oggi i giornalisti sono costretti a fare altri lavori, un po? come i musicisti che suonano e che di giorno fanno gli insegnanti a scuola. Ci sono pi? penne che quaderni, pi? cantanti che locali disposti a farli suonare. Bisognava inventarsi qualcosa?.
Lei cos? si ? aperto una casa editrice e ha fondato MapMagazine.
?Prima ho fatto uscire per 3 anni ?Nomentano e dintorni?, un giornale interamente di pubblicit?. Ma la pubblicit? era trattata con i guanti bianchi. Pensi che per fare pubblicit? ad una pasticceria storica ho scritto una storia sul maritozzo molto personale che poi il locale ha esposto e incorniciato. O per fare pubblicit? ad un macellaio del Mercato di Piazza Bologna ho raccontato degli aneddoti riguardanti il magistrato De Cataldo che andava l? a servirsi da studente squattrinato e che fu proprio l?, con Bruno, a capire il dialetto romano e a conoscere certe storie sulla banda della Magliana. Potrei citarle Giansanti, Ronconi o decine di altri clienti che ? in questi anni ? mi hanno fatto arrivare fino a qui. Ad un progetto editoriale dal basso che con una spesa ?minima? mi permette di stampare un foglio solo piegato 16 volte e distribuito in decine di migliaia di copie. Dapprima solo a Roma, da questi giorni anche a Milano, da dicembre anche a Napoli e poi spero di aggiungere una citt? ogni 6 mesi?.
Come si definirebbe?
?Un pazzo idealista”.
Tutta farina del tuo sacco, ma c’? qualcuno che devi ringraziare? Chi ha creduto in te?
?Tanta gente ha creduto in me. Tantissimi sconosciuti che mi hanno sostenuto e che tutt?ora lo fanno: Mara Saviano, Micaela Pallini, Giulia Ferrazza, non basterebbe una lista infinita di nomi. Tra collaboratori, partner e altro. Ma ce n?? uno in particolare che ha decretato il mio piccolo successo e che mi ha consacrato, Rosario Fiorello dandomi a Novembre scorso 17 secondi di celebrit???.
Ci racconti.
?Una mattina mi sveglio alle 6 e vado li fuori, alla sua edicola, sulla Flaminia. Avranno fatto 3 gradi. C?era un cordone di sicurezza impressionante. Non conoscevo nessuno e tutti ovviamente fanno filtro. Poi Fiore esce dall?Edicola gli do il mio giornale e in 8 secondi riesco non so come a spiegargli chi sono e che faccio. Lui mi sorride e mi dice ?Torna domani, ti mando in onda?. E cos? ha fatto?.
Quindi Edicola Fiore ha lanciato tanti giovani intraprendenti, che ora continuano la loro corsa, in tanti campi. ? cos??
?Assolutamente si. Devo tanto, tantissimo a Fiorello. E? stata una consacrazione personale: uno ? il pi? grande di tutti ? ti mette una mano sulla spalla e ti dice ?dai che ce la fai?? E? una soddisfazione che porto dentro per sempre. Tanti ne ha lanciati, soprattutto nella musica. Grande persona Fiorello”.
La crisi pu? stimolare quindi l’immaginazione ?
?Si. Per? non significa che i datori di lavoro debbano approfittarsene con paghe ridicole n? che la crisi sia un?opportunit?. Uno stimolo sicuramente per chi ha un piano B. Ma un operaio con il mutuo e la moglie casalinga, i figli che studiano, e lui che rimane senza lavoro ? un dramma e basta. Io mi sono reinventato a 32 anni, ora ne ho 37 e sto raccogliendo oggi qualche frutto?.
Prossimi progetti.
?Come editore ho due libri in uscita, entrambi sul calcio. Uno con Alberto Mandolesi autore sulla Roma degli anni ?80 e uno in beneficienza per il Bambin Ges? su Totti di autori vari, tutte grandi firme del giornalismo sportivo, con prefazione dello stesso Totti e di Malag?, un libro ideato e curato da Lando Sabini. Il mio MapMagazine esce ogni mese tra Roma, Milano e presto Napoli (su www.mapmagazine.it l?edizione digitale) mentre come service editoriale sto iniziando una collaborazione con il quotidiano Il Romanista per la cura delle pagine di Cultura e Spettacolo in Cronaca di Roma?
Francesca Muso