Nella giungla delle rete spesso non ? difficile imbattersi nelle fake news, il primo indizio che spesso colpisce per prima, ? l’emotivit?, ? importante quindi distinguere i tipi di fake news:
- Natura Politica: per avvantaggiare questo o quel partito politico;
- Natura commerciale: per distruggere o pubblicizzare un prodotto;
- Gossip: per lanciare un personaggio o distruggerlo;
- Notizie lanciate da cani scioti della rete, senza logiche;
Ci sono per? dei modi per smontarle, come ad esempio:
Evitare estensioni strane. Diffidate di siti che terminano con ”lo”, come Newslo. Di solito mischiano informazioni accurate con notizie false, a volte per fare satira. Anche i siti che hanno estensione .com.co sono sospetti. Di solito la versione fake di siti di news legittimi.
Controllare altre fonti. Se vedete una storia che vi sembra incredibile o scioccante, meglio controllare se altre fonti accreditate la riportano. Ispezionate i siti dei giornali noti e se non c’? traccia del cosiddetto scoop cominciate a insospettirvi.
Chi scrive? Fate una piccola verifica sul nome dell’autore dell’articolo. Ha firmato altri pezzi? Ha un profilo Twitter o Facebook o LinkedIn? Se non trovate nulla ? probabile che si tratti di uno pseudonimo e quindi, spesso, di un articolo non veritiero.
La data ? importante. Controllate quando il fatto narrato ? davvero accaduto, magari con una veloce ricerca online. A volte si spacciano per nuove notizie vecchie che, in un contesto diverso, assumono tutto un altro significato.
Immagini dubbie. ? facile scambiare una foto per un’altra. Basta sostenere che sia stata scattata a un dato evento quando invece appartiene a tutt’altro contesto. Per verificare le immagini potete usare Google o altri siti come TinEye.
Fatto sta che bisogna correre ai ripari dalle “fake news” in quanto spesso, possono creare danni commerciali, morali, psicologici e d’immagine alle persone che ne sono colpite, molto c’? da fare in caampo legislativo, in quanto la rete ? in rapida evoluzione e spesso le leggi sono pi? lente del web.
Anna Impalomeni (Social Manager)