La Rai sta gestendo una delle crisi più difficili dal dopoguerra, un momento di grande difficoltà per l’Italia, la tv né è parte integrante per mille motivi e il contraccolpo lo ha risentito.
Una situazione non proprio rosea stanno gestendo i Direttori di rete della Tv pubblica, la configurazione dei palinsesti con la perdita di circa 160 milioni di euro di entrate pubblicitarie, sta mettendo a dura prova l’azienda, il taglio del budget delle partecipazioni esterne dal 15% al 20% ha fatto recuperare 16 degli 81 milioni spesi nel 2019.
Il Direttore di Rai1 Stefano Coletta, di Rai2 Ludovico Di Meo e Franco di Mare di Rai3 hanno dovuto mettere le mani sui palinsesti per cercare di ottimizzare le spese mantenendo un alto livello dell’informazione e della configurazione delle trasmissioni.
Un impresa ardua Coletta dal canto suo ha cercato di far quadrare i conti, tagliando trasmissioni e molte partecipazioni esterne utilizzando le risorse interne all’azienda come nel caso di Unomattina Estate passato di mano a Alessandro Bracchini mezzo busto e ideatore di RaiNews e Barbara Capponi giornalista del Tg1, stesso discorso per Vita in Diretta edizione autunnale, che quest’anno sarà condotta da uno dei volti del TG1 Alberto Matano in solitaria, tanto per citarne qualcuna.
Ludovico Di Meo nella seconda rete ha cercato di mantenere le trasmissioni, in qualche modo che fanno da qualche stagione l’ossatura della rete come Tg2 Post che sta riscuotendo ottimi risultati e per la mattina Tg2 Italia talk di approfondimento, il taglio di Pechino Express come riportato in questi giorni dalla stampa sono una prova dei tagli.
Franco di Mare ha dovuto rinunciare a Serena Bortone, regina di Agorà, passata di mano a Rai1, sostituito a “Mi Manda Rai Tre” Salvo Sottile con altri due conduttori, per il resto tutto o poco di invariato.
La grande sfida della Rai e dei Direttori di rete è quella di traghettare, l’azienda fuori da questa crisi che sta travolgendo la nostra economia, mantenendo gli alti livelli di ascolto, un alto livello di servizio pubblico e bassi costi.
La sfida a cui sono chiamati i Direttori delle tre reti Rai, non poteva che essere portata avanti da persone interne all’azienda da 30 anni ciascuno, con un grande senso di squadra e sopratutto appartenenza alla grande famiglia della tv pubblica.
Marco Ferraglioni