TV7: ENTRA IN UN REPARTO DI RIANIMAZIONE

Anteprima della puntata del 18 settembre 2020 di Tv7
Anteprima della puntata del 18 settembre 2020 di Tv7

Le grandi inchieste del Tg1, continuano stasera 18 settembre a mezzanotte si entra in esclusiva nel reparto di Rianimazione 1 degli Ospedali Civili di Brescia, ai microfoni di Tv7 il Direttore della di terapia intensiva, Gabriele Tomasoni, dice: “Non siamo in allarme, ma in allerta sì, perché la curva dei ricoveri è lenta ma crescente”.

Il titolo della puntata: ” Siamo pronti?”, il servizio su Brescia, uno dei 5 hub-Covid scelti dalla Regione per gestire questa fase, ma la Lombardia è pronta, qualora la situazione peggiorasse, a coinvolgere altre 12 strutture e, in ultimo, l’ospedale in Fiera, a Milano.

Un altro servizio sarà dedicato, dopo i noti fatti al branco, chi siamo? Che rabbia cova nella nostra società? Inevitabili le domande dopo l’omicidio di Willy Monteiro Duarte. Solo l’ultima tragedia di una serie, parlerà la madre di Emanuele Morganti, ucciso 3 anni fa nell’indifferenza ad Alatri.

E poi un viaggio con un dirigente scolastico dalla periferia di Napoli a Tivoli, in provincia di Roma. Ogni giorno Nazzario Malandrino percorre più di 400 chilometri e quest’anno fa i conti anche con la sfida del Covid e l’anno scolastico che riparte in presenza tra mille probl

Cose cambiano le nostre città che ‘si adattano’ al Covid e cambiano. E si trasforma anche il modo di stare insieme. Tv7 a Milano dove si vedono sempre più tavolini all’aperto e si rinuncia ai parcheggi per fare spazio ai dehors.

Niente contatti, il distanziamento sociale. In realtà quello che stiamo vivendo sono le conseguenze del distanziamento fisico. La comunicazione non verbale, una stretta di mano, sono venuti meno e la conseguenza può essere una sorta di piccola depressione collettiva. L’opinione del neuroscienziato Pietro Pietrini, che cercherà di spiegare ai telespettatori.

Ancora Roberto Cotroneo che ha parlato sempre attraverso i suoi libri, ma ad un certo punto ha voluto raccontare la realtà in un modo diverso, con gli scatti della sua macchina fotografica. Lo ha fatto anche durante il lockdown, tra le mura di casa, a Roma, quasi come se fossero stanze di un set. 

E per chiudere le città attuali, sommerse dal traffico sentono il bisogno di tornare a respirare e riscoprono soluzioni alternative, e come si affrontava il problema delle troppe auto e dei pochi parcheggi nel 1963.

Redazione

Fonte: Ufficio Stampa Rai