TWITTER CHIUDE – ecco cosa succede

TWITTER CHIUDE – La notizia sta circolando in queste ore in tutto il mondo, secondo cui la società Twitter Inc. attraverso un comunicato, scrive ai dipendenti che gli uffici dell’azienda saranno temporaneamente chiusi, fino a lunedì 21 novembre 2022.

Dietro la decisione di Elon Musk gli attriti con i suoi dipendenti, la notizia dopo che il magnate aveva invitato i suoi dipendenti a firmare un contratto di lavoro, con un orario più lungo, di fatto provocando una raffica di dimissioni tra i manager e impiegati del colosso mondiale.

TWITTER CHIUDE

Ricordiamo che nella piattaforma, ogni anno vengono condivisi circa 200 miliardi di post, un grande potere, sia in termini imprenditoriali che economici, e la chiusura totale appare più che improbabile.

Le scelte di Musk di fatto hanno fatto rivalutare il titolo, passato dai 31$ di un anno fa, ai 53$ di questi giorni, dopo il licenziamento della scorso mese di 3700 dipendenti nella varie sedi del mondo, un altra tegola si sta abbattendo sull’agorà digitale più grande del mondo.

Di fatto Musk è un imprenditore che ha investito 44 miliardi si dollari, e sta cercando di razionalizzare la forza lavoro e le risorse, dopo l’abbandono dalla piattaforma di alcuni vip dello spettacolo, personaggi e sponsor,.

Contemporaneamente, sullo stesso social, si stanno diffondendo a macchia d’olio gli hashtag #RIPTwitter, come se si trattasse di un morto, o #Twitterdown. Dagli Usa le due parole chiave sono rimbalzate velocemente oltre l’oceano Atlantico anche in Europa.

Inoltre in un messaggio apparso su i Twitter che ha comunicato la chiusura, prosegue dicendo ai dipendenti «di continuare a rispettare la politica aziendale astenendosi dal discutere informazioni riservate sui social media, con la stampa o altrove».

Twitter attualmente nel mondo ha 1 miliardo e 300 milioni iscritti, gli utenti possono stare tranquilli, non ci sarà la sospensione e chiusura di uno dei social più importanti del mondo, in Italia ricordiamo che attualmente gli iscritti sono 12,3 milioni circa.

Redazione