Scrive il prestigioso sito Meteo www.ilmeteo.it “Condizioni meteo estreme: dopo il rovente ingresso dell’anticiclone africano Scipione il rischio è quello di dover fare i conti con eventi meteo intensi come forti temporali, anche accompagnati da grandine di grosse dimensioni.
I due fenomeni, caldo intenso e temporali, sembrano scollegati, ma in realtà sono molto più uniti di quanto si possa pensare.
Secondo un recente studio che ha preso in esame i dati sull’evoluzione climatica nel sud Europa, inglobando quindi anche il bacino del Mediterraneo, è emerso che, dal 1979 ad oggi è aumentata l’energia potenziale in gioco (CAPE) in grado di innescare pericolose ed improvvise tempeste temporalesche. Le cause di questo aumento vanno ricercate proprio nella sempre più invadente presenza dell’anticiclone africano che determina un aumento delle temperature medie e, di conseguenza, una maggiore evaporazione dell’acqua del mare che poi si traduce in carburante per eventi meteo estremi.
Il tutto provoca un aumento delle precipitazioni convettive (temporali) con serio rischio di grandine grossa e nubifragi.
Insomma, ecco servito uno degli effetti del cambiamento climatico in atto. Due lati della stessa medaglia: all’aumentare del caldo, aumenta il rischio di temporali violenti.
Questo particolare assetto sinottico potrebbe instaurarsi nei prossimi giorni sullo scacchiere europeo. Da una parte, abbiamo un flusso di correnti in discesa dal Nord Europa, piuttosto vivace e in grado di pilotare vortici ciclonici, ricolmi di aria fresca e instabile, verso il Mediterraneo; dall’altra, alle basse latitudini, domina il famigerato anticiclone africano Scipione che invia vampate calde e umide fin sull’Italia.
Una prima passata temporalesca potrebbe colpire le regioni del Nord tra Giovedì 22 e Venerdì 23; tuttavia la nostra attenzione si concentra sugli ultimi giorni di Giugno quando è atteso un drastico cambio di tendenza. La mappa qui sotto mostra bene la configurazione potenzialmente pericolosa attesa da Giovedì 29: dal Nord Europa un fronte temporalesco è pronto ad abbattersi verso il bacino del Mediterraneo provocando un ferita proprio bel cuore dell’anticiclone.
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